Hospitality Manager: cos’è e perché è così importante

Come Make Me Italy aiuta le aziende a progettare e sviluppare il segmento ospitalità. Una case history

di Luca Farinotti

Come già sottolineato in più occasioni, il 2023 è stato l’anno in cui Make Me Italy, in concordanza con i dati provenienti dagli osservatori istituzionali, ha deciso di investire buona parte delle proprie risorse nello studio di modelli efficaci di hospitality management da mettere a disposizione delle aziende sempre più consapevoli dell’urgenza di alzare l’asticella delle proprie funzioni e competenze nei diversi processi di accoglienza e ricettività.

Il turismo post pandemico, sia locale che estero, si sta progressivamente profilando come sempre più incline all’esperienza immersiva e l’opinione di Make Me Italy è che, nei prossimi anni, si avvantaggeranno enormemente soprattutto le aziende che avranno destinato investimenti all’hospitality, inserendo e formando un manager specifico nel proprio organigramma ma anche strutturando al meglio l’intero segmento dell’accoglienza nelle sue complesse sfaccettature.

Un esempio interessante di ciò che può significare per un’azienda uno sviluppo direzionato dell’unità hospitality proviene proprio da una delle recenti consulenze globali che hanno visto Make Me Italy sul campo.

La case history riguarda un gruppo aziendale suddiviso in diversi poli operativi: azienda agricola, produzione di salumi a filiera chiusa, ristorante, bottega, cantine di stagionatura, vigneti e cantina, tutti geolocalizzati in posizioni diverse e a notevoli distanze gli uni dagli altri.  La richiesta dell’azienda era quella di sviluppare una struttura di rete interna che consentisse ai vari poli di interagire tra loro nel modo più ottimizzato possibile. Il progetto declinato da Make Me Italy ha previsto, nella fase 1, una messa a punto chirurgica dei suoi vari componenti; la successiva fase 2 richiedeva un organo di coordinamento che, in molte situazioni standardizzate, può essere rappresentato da una sorta di polo direzionale a cui, in organigramma, vanno spesso a subordinarsi diverse business unit, ciascuna condotta da un manager specifico, con l’obiettivo di mantenersi in entanglement costante.

È in questa fase che il team manageriale di Make Me Italy ha sperimentato l’inserimento di una figura orizzontale che, invece di coordinare dall’alto sorvegliando i processi operativi attraverso complessi sistemi di tracciabilità delle informazioni, potesse svolgere la funzione di collante tra i vari segmenti, mantenendo un monitoraggio integrale dei processi ed essendo in grado, allo stesso tempo, di rispondere e mettere in interazione tutte le richieste di servizi che coinvolgessero i diversi poli aziendali.

Questa innovativa figura professionale, adeguatamente formata e dotata di sistemi digitali ad hoc, permette all’azienda di accorpare in un solo ruolo diverse funzioni e competenze che, precedentemente, erano suddivise e smistate, col risultato di ottimizzare le risorse, levigare il costo del lavoro e generare un aumento della performance sorprendente.

Nel caso specifico descritto in questo articolo, poi, il nuovo concetto di hospitality scientificamente strutturato ha prodotto un sensibile aumento di visite aziendali e ha favorito la fidelizzazione di aziende partner e dei tour operator, anche grazie all’innalzamento del percepito di solidità aziendale; in parole povere, ha inciso sul fatturato, rimodulando ciascun polo aziendale come singolo core business dell’azienda.

Se pensi che in questo articolo ci siano informazioni interessanti per lo sviluppo del business della tua azienda, scrivici per un colloquio senza impegno: info@makemeitaly.it

Luca Farinotti

condividi l'articolo

Luca Farinotti

Luca Farinotti, nato nel 1972, è un autore, docente e imprenditore italiano rinomato nel settore della ristorazione e della cultura gastronomica. Ha scritto "Mondoristorante" (2018), premiato al Bancarella della Cucina 2019 e presentato in vari festival, che esplora l'evoluzione della ristorazione italiana nei primi anni del ventunesimo secolo. Il suo libro "Reinstaurant" (2020), è un manuale fondamentale per la ristorazione post-Covid. Ha anche pubblicato "Parma 2020 Best Restaurants & Food Producers" (2019), una guida sostenibile ufficiale di Parma Capitale della Cultura 2020. Farinotti è docente di food storytelling, è stato rettore dell’Accademia Internazionale della Cultura Italiana (2021-2022), ha collaborato con importanti testate giornalistiche e è stato testimonial per UNESCO Parma City of Gastronomy. Nel settore imprenditoriale, ha creato brand di successo come Mentana 104 e Bread Parma, ed ha fornito consulenze a importanti entità nel campo della ristorazione, inclusa quella per il Consorzio del Parmigiano Reggiano.

you may be also interested in