Tenute Dettori

Make Me Italy ha scelto Tenute Dettori perché:

  • Sono custodi premurosi della terra che il destino ha loro affidato
  • Applicano a questa terra cure antiche (biodinamica senza compromessi)
  • Rappresentano un modello d’elezione (l’unico in Sardegna, uno dei pochi in Italia) nell’esaltazione della biodiversità e dell’unicità
  • Le pratiche di pressatura e vinificazione di Dettori sono uniche al mondo
  • Tutto ciò che viene fatto in azienda è ad esclusivo beneficio della terra
  • Alessandro Dettori rappresenta l’Agricoltore filosoficamente indipendente e libero.

 

Vignaioli, Artigiani del Vino e della Terra in Romangia.

Dettori è una famiglia di pastori e agricoltori che produce vini autentici, originali e territoriali dall’inizio del ‘900. Il vino è sempre stato venduto in damigiana sino al 1981, quando Paolo inizia ad imbottigliarne una parte.

CUSTODI

Tenute Dettori è situata nell’estremo nord ovest della Sardegna, nella Romangia del Logudoro, “luogo dorato” fra Sassari e Castelsardo, dove sono custodi del Cru “Badde Nigolosu”.

BIODINAMICA

In questa zona interna e storica del Cannonau, sulle colline più alte, teatro naturale affacciato sul Golfo dell’Asinara a soli 4 km dal mare, Tenute Dettori coltiva a Badde Nigolosu solo antichi cloni di uve della Sardegna lavorati secondo i principi dell’agricoltura biodinamica, con vinificazioni naturali e affinamenti esclusivamente in cemento.  Non necessitiamo del legno per domare i tannini. Solo con un sapiente lavoro in vigna le uve arrivano in cantina già con tutte le caratteristiche per fare un grande vino.

CARATTERISTICHE UNICHE E IRRIPETIBILI DI OGNI VIGNETO

Le viti, allevate ad alberello, vivono al centro di un ambiente incontaminato, protetto da 20 ettari di bosco di macchia mediterranea, tra i 250 e 300 metri circa s.l.m. Il mare regola il clima e la forza della luce. Ogni singolo vigneto dà origine ad un singolo vino (clos) con caratteristiche uniche e irripetibili, che immediatamente evocano la Romangia, terroir storico per Vermentino, Moscato di Sorso-Sennori e Cannonau, il cui clone specifico qui ha un nome proprio: Retagliadu Nieddu.

In anni in cui c’era la convinzione che i vitigni tradizionali da soli non sarebbero bastati per realizzare grandi vini, i Dettori sono stati gli unici in Sardegna, a dare risalto al Terroir credendo e nobilitando i vitigni tradizionali, vinificandoli naturalmente in purezza, in clos separati. I primi a credere nell’agricoltura biodinamica e nella vinificazione naturale.

 

AL SERVIZIO DEL TERROIR

Da subito, Dettori ha volutamente rinunciato ad usare le “Doc Sardegna (cannonau e vermentino)”, perché troppo distanti dal loro lavoro. Dettori voleva mettere davanti a tutti e tutto il Terroir, non l’uva col quale era fatto. L’uva è uno dei tanti elementi culturali di un terroir e non è il più importante. Con l’IGT sapevano che non avrebbero potuto indicare il vitigno, ma è stato proprio questo a convincerli della scelta. Nonostante le maggiori difficoltà, scelsero scelto la denominazione “ROMANGIA IGT”. Fu una scelta faticosa farsi ascoltare parlando solo di Territorio anziché mettere davanti il vitigno.

Dettori ha sempre lavorato al servizio del terroir, senza compromessi.